#Giovanni Battista di Jacopo
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Angelo musicante
______Giovanni Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino (Firenze 1495 – Parigi 1540)
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Italian literature tournament - First round (start Monday 21 October - end Sunday 10 November).
Boccaccio reading from the Decameron to Queen Johanna of Naples, Gustave Wappers, 1849.
👉 There you go the official list with the pairs of the authors for the first round, all the combinations have been randomly created.
👉 Each pair has its link to the apposite poll to vote, that start to function when the poll start. Each poll have a duration of 1 week. In any case don't worry, each poll is tagged with the name of the author featured so you can find it also with the search bar.
👉 Every poll completed, the result will be posted in the same row - the winning author signed in bold.
Elio Vittorini - Gianni Rodari
Giacomo Leopardi - Carlo Levi
Beppe Fenoglio - Giovanni Boccaccio
Anna Banti - Giosuè Carducci
Elena Cassandra Tarabotti - Cletto Arrighi
Goffredo Parise - Antonio Fogazzaro
Matilde Serao - Ugo Foscolo
Sibilla Aleramo - Dante Alighieri
(Carlo) Fruttero & (Franco) Lucentini - Luigi Pulci
Francesco Petrarca - Gabriele D'Annunzio
Pietro Bembo - Jacopo Sannazaro
Giovanni Verga - Giambattista Basile
Pietro Metastasio - Primo Levi
Dino Buzzati - Alba de Céspedes
Pier Paolo Pasolini - Veronica Franco
Carlo Cassola - Salvator Quasimodo
Lalla Romano - Amelia Rosselli
Umberto Saba - Jacopone da Todi
Gaspara Stampa - Mario Rigoni Stern
Goliarda Sapienza - Luigi Capuana
Pier Vittorio Tondelli - Tullia d'Aragona
Cecco Angiolieri - Dario Fo
Carlo Emilio Gadda - Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Federico de Roberto - Antonio Tabucchi
Vittoria Colonna - Alessandro Manzoni
Francesco Guicciardini - Giacomo/Jacopo da Lentini
Giorgio Scerbanenco - Pietro Aretino
Giovanni Meli - Igino Ugo Tarchetti
Giovan Battista Marino - Torquato Tasso
Giorgio Bassani - Angelo Poliziano
Giovanni Pascoli - Natalia Ginzburg
Matteo Bandello - Leonardo Sciascia
Giuseppe Parini - Luciano Bianciardi
Renata Viganò - Carlo Collodi
Eugenio Montale - Cesare Pavese
Anna Maria Ortese - Vittorio Alfieri
Italo Svevo - Umberto Eco
Matteo Maria Boiardo - Ludovico Ariosto
Cielo (Ciullo) d'Alcamo - Giuseppe Ungaretti
Guido Gozzano - Carlo Goldoni
Sebastiano Vassalli - Tommaso Landolfi
Edoardo De Filippo - Emilio Salgari
Giordano Bruno - Andrea Camilleri
Alberto Moravia - Alda Merini
Elsa Morante - Italo Calvino
Niccolò Machiavelli - Grazia Deledda
Carlo Gozzi - Guido Cavalcanti
Luigi Pirandello - Ennio Flaiano
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Rosso Fiorentino (Giovanni Battista di Jacopo) [Italian (Florentine), 1494–1540], 'The Dead Christ with Angels' (c. 1524–27), Boston Museum of Fine Arts.
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The Holy Family with the Infant Saint John the Baptist
Artist: Bacchiacca (Italian, 1494 - 1557)
Genre: Religious Art
Francesco d'Ubertino Verdi, called Bachiacca. He is also known as Francesco Ubertini, il Bacchiacca. He was an Italian painter of the Renaissance whose work is characteristic of the Florentine Mannerist style.
Bachiacca was born and baptized in Florence on 1 March 1494 and died there on 5 October 1557
Bachiacca belonged to a family of at least five, and possibly as many as eight artists. His father Ubertino di Bartolomeo (ca. 1446/7-1505) was a goldsmith, his older brother Bartolomeo d'Ubertino Verdi (aka Baccio 1484-c.1526/9) was a painter, and his younger brother Antonio d'Ubertino Verdi (1499–1572)—who also called himself Bachiacca—was both an embroiderer and painter. Francesco's son Carlo di Francesco Verdi (-1569) painted and Antonio's son Bartolomeo d'Antonio Verdi (aka Baccino -1600) worked as an embroiderer. This latter generation probably continued to produce paintings and embroideries after Bachiacca's death and until the Verdi family extinguished about the year 1600.
Bachiacca apprenticed in Perugino's Florentine studio, and by 1515 began to collaborate with Andrea del Sarto, Jacopo Pontormo and Francesco Granacci on the decoration of cassone (chest), spalliera (wainscot), and other painted furnishings for the bedroom of Pierfrancesco Borgherini and Margherita Acciauoli. In 1523, he again participated with Andrea del Sarto, Franciabigio and Pontormo in the decoration of the antechamber of Giovanni Benintendi. While he established a reputation as a painter of predellas and small cabinet pictures, he eventually expanded his output to include large altarpieces, such as the Beheading of St. John the Baptist, now in Berlin.
In 1540, Bachiacca became an artist at the court of Duke Cosimo I de' Medici (reg. 1537-1574) and Duchess Eleanor of Toledo. In this capacity, Bachiacca was a colleague and peer of the most important Florentine artists of the age, including Pontormo, Bronzino, Francesco Salviati, Tribolo, Benvenuto Cellini, Baccio Bandinelli, and his in-law, the sculptor Giovanni Battista del Tasso.
Bachiacca's first major commission was to paint the walls and ceiling of the duke's private study with plants, animals and a landscape, which remain an important testimony of Cosimo's interest in botany and the natural sciences.
#bacchiacca#italian artist#religious art#holy family#christ child#john the baptist#joseph#mary#christianity
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO PRIMO - di Gianpiero Menniti
CADONO LE UTOPIE DELL'UMANESIMO - Prima Parte
Cielo plumbeo che scolora nel violaceo saldandosi con un paesaggio di sfondo annerito dalle tenebre, la luce che scolpisce con durezza, trattando la materia con modalità plastiche, delineando volti e corpi nel segno di una sintesi espressiva netta, tagliente, definitiva. La croce, che colma l’asimmetria della scena, ha una consistenza architettonica monumentale, centro di un movimento che scaturisce dalla Maddalena inginocchiata e contratta in uno spasimo scomposto diretto verso la Vergine, risparmiata dalla luce in un corpo che si abbandona cadente, retto da due pie donne, ad un muto disperato dolore. Mentre poco sopra il movimento, realizzato con l’uso delle scale, si riavvita nello stagliarsi di muscoli contratti in un dinamismo esasperato che ascende, s’infervora brutalizzando i volti ed i gesti in una bassa manovalanza da cadaveri ed infine, a compimento di una parabola che segue il disegno della carpenteria della pala, si conclude nell’umanissima costernazione di un fanciullo che regge una delle scale mentre in primo piano un “masaccesco” San Giovanni, in analogia con la postura della Vergine, china il capo lasciandone il volto alle mani che coprono alla vista l’inesprimibile disperazione. Non è un caso che i volti colpiti dal dolore siano occultati: quello della Madonna in ombra, quello della Maddalena di scorcio e poi quello di Giovanni. L’iconografia classica misurata sui protagonisti della scena sacra ne viene sconvolta, ribaltata a favore di comprimari senza nome, contriti (le donne) o affannati ed eccessivi (le figure che si dibattono intorno al corpo del Cristo). Questo contrasto anima di pathos profondo la scena che pur essendo scarna ed essenziale, appare satura di convincente ricerca espressionistica. Il Cristo di questa deposizione, risalente all’anno 1521 e conservata a Volterra dove fu dipinta da Giovan Battista di Jacopo di Gasparre, al secolo Rosso Fiorentino (1494 - 1540) è davvero un corpo che possiede l’inerzia e la pesantezza di un cadavere, è trattato come tale in un coacervo di grida e di trambusto. Eppure, la sua maestà è evidente: il volto è sereno, quasi sorridente. Lo spasmo terrificante che coglie nell’istante della morte cruenta non ha lasciato segni: il suo spirito è già asceso mentre nessuno degli astanti se ne accorge. Le scale degli uomini sono misera materia nel confronto con la levità del trascendente. La materia è come schiacciata, racchiusa nello spazio angusto del supporto, spinta verso il basso dalla figura di un vecchio satiro appollaiato sulla sommità della croce. Il corpo di Cristo è attratto verso la terra ma il suo volto è l’unico a protendersi, in un’involontaria torsione del capo, verso il cielo, verso la salvezza, verso la pace celeste.
- In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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Historia Sobre el Manierismo
Surgimiento y Evolución
El manierismo es un estilo artístico que surgió en Europa durante el Renacimiento final, aproximadamente entre los años 1520 y 1600.El movimiento se caracterizó por una serie de cambios y desarrollos en la forma de representar la figura humana y el espacio pictórico, diferenciándose significativamente del equilibrio y la armonía que predominaban en el Alto Renacimiento.
Orígenes del Manierismo
El término "manierismo" proviene de la palabra italiana "maniera", que significa "estilo" o "manera". Este estilo surgió como una reacción a los logros alcanzados por artistas renacentistas como Leonardo da Vinci, Rafael y Miguel Ángel. Los manieristas buscaron ir más allá de la perfección clásica, explorando nuevas formas de expresión y experimentación artística. El Arte Manierista surge en Italia en 1527 y posteriormente se fue extendiendo por el resto de Europa
El arte manierista destaca por romper con el ideal de belleza clasicista típica del Renacimiento, los artistas se dejan llevar por sus gustos, alejándose de lo verosímil, tendiendo a la irrealidad y a la abstracción. Cuando los elementos del Renacimiento empezaban a entrar en crisis, surgió el Manierismo y supuso el abandono progresivo de la proporcionalidad en las figuras, la perspectiva espacial, el uso de líneas claras, definidas y de las dulces expresiones de las obras renacentistas, dando lugar a un arte inestable y subjetivo.
Características del Manierismo
El manierismo se caracteriza por:
-Composiciones Complejas: Las obras manieristas a menudo presentan composiciones intrincadas y dinámicas, con figuras entrelazadas y poses exageradas. -Proporciones Alargadas: Las figuras humanas suelen ser alargadas y estilizadas, rompiendo con las proporciones naturales. -Colores Vibrantes: Se utiliza una paleta de colores más amplia y vibrante, en contraste con los tonos más suaves del Renacimiento. -Espacios Irreales: Los fondos y escenarios a menudo son imaginativos y poco realistas, creando una atmósfera de irrealidad y fantasía.
Principales Artistas del Manierismo
Jacopo da Pontormo
Jacopo Carucci, conocido como Jacopo da Pontormo, nació en Pontormo, Italia, en 1494. Fue uno de los principales pintores del manierismo florentino. Estudió con varios maestros, incluidos Leonardo da Vinci y Andrea del Sarto, lo que influyó en su estilo distintivo. Su trabajo se caracteriza por composiciones inusuales, colores vibrantes y figuras alargadas.
Obras Importantes:
"La Deposición" (1528): Ubicada en la Capilla Capponi de la Iglesia de Santa Felicita en Florencia, esta obra es un excelente ejemplo de las complejas composiciones y el uso dramático del color que caracterizan su estilo. "Retrato de un Hombre Joven" (c. 1520): Una muestra de su habilidad en el retrato, destacando la psicología del sujeto a través de una expresión introspectiva y el uso delicado de los colores.
2.Rosso Fiorentino
Giovanni Battista di Jacopo, conocido como Rosso Fiorentino, nació en Florencia en 1494. Junto con Pontormo, es una de las figuras clave del manierismo temprano en Florencia. Su estilo se distingue por su dramatismo, colores intensos y composiciones dinámicas.
Obras Importantes:
"Descent from the Cross" (1521): Esta obra maestra, ubicada en la Pinacoteca Comunale en Volterra, es conocida por su composición dramática y el uso audaz del color. "Moisés Defendiendo a las Hijas de Jetró" (c. 1523-1524): Ubicada en la Galería Uffizi, esta pintura muestra su habilidad para representar el movimiento y la emoción.
3.Parmigianino
Girolamo Francesco Maria Mazzola, conocido como Parmigianino, nació en Parma en 1503. Fue un pintor y grabador italiano, famoso por su estilo elegante y figuras alargadas. Murió joven, a los 37 años, pero dejó un impacto duradero en el arte manierista.
Obras Importantes:
"La Virgen con el Cuello Largo" (1534-1540): Una de sus obras más famosas, ubicada en la Galería Uffizi, Florencia. Es conocida por la figura alargada de la Virgen y el uso de proporciones inusuales. "Autorretrato en un Espejo Convexo" (c. 1524): Una obra fascinante que muestra su habilidad técnica y su interés por los efectos ópticos.
4.Agnolo Bronzino
Agnolo di Cosimo, conocido como Bronzino, nació en 1503 en Monticelli, cerca de Florencia. Fue un pintor de corte para los Medici y es conocido por sus retratos elegantes y detallados. Su estilo refinado y su atención al detalle hicieron de él uno de los retratistas más importantes de su época.
Obras Importantes:
"Retrato de Leonor de Toledo con su Hijo Giovanni" (1545): Ubicada en la Galería Uffizi, esta obra es un excelente ejemplo de su habilidad para capturar la opulencia y la nobleza de sus sujetos. "Venus, Cupido, la Locura y el Tiempo" (c. 1545): Una alegoría compleja y simbólica, también en la Galería Nacional de Londres, que muestra su maestría en la composición y el uso del color.
5.El Greco
Domenikos Theotokopoulos, conocido como El Greco, nació en Creta en 1541 y pasó la mayor parte de su carrera en España. Su estilo es una combinación única de influencias renacentistas italianas y bizantinas, con un enfoque manierista en el dramatismo y la emoción.
Obras Importantes:
"El Entierro del Conde de Orgaz" (1586-1588): Ubicada en la Iglesia de Santo Tomé, Toledo, esta obra maestra combina realismo y misticismo, y es un excelente ejemplo de su estilo manierista. "La Vista de Toledo" (c. 1596-1600): Un paisaje dramático y atmosférico, ubicado en el Museo Metropolitano de Arte de Nueva York, que muestra su habilidad para capturar el espíritu de un lugar.
Manierismo en la Arquitectura y la Escultura
Arquitectura:
El manierismo en la arquitectura se caracteriza por la manipulación de formas clásicas de manera inusual y a veces contradictoria. Los arquitectos manieristas a menudo jugaron con las reglas del clasicismo, creando edificios que desafían las expectativas convencionales. Un ejemplo notable es el Palazzo del Te en Mantua, diseñado por Giulio Romano, que presenta fachadas engañosamente sencillas y interiores sorprendentemente elaborados.
Escultura:
En escultura, el manierismo se caracteriza por figuras alargadas y poses dramáticas. Benvenuto Cellini, uno de los escultores manieristas más destacados, creó obras como "Perseo con la cabeza de Medusa", que muestran una combinación de virtuosismo técnico y dinamismo emocional.
Manierismo en la Literatura y el Teatro
El manierismo también influyó en la literatura y el teatro de la época. En la literatura, el manierismo se manifestó en una mayor complejidad y artificiosidad en el lenguaje, con un énfasis en la retórica y las metáforas elaboradas. El teatro manierista a menudo presentaba tramas complejas y personajes multifacéticos, reflejando la naturaleza intrincada y emocionalmente intensa del arte visual manierista.
Impacto y Legado del Manierismo
El manierismo dejó una marca duradera en la historia del arte, sirviendo como un puente entre el Renacimiento y el Barroco. Aunque en su tiempo fue criticado por su alejamiento de los ideales renacentistas, hoy en día se valora por su creatividad y su capacidad para transmitir emoción y complejidad. Artistas posteriores, como Caravaggio y los maestros del Barroco, se vieron influidos por los avances y experimentos del manierismo.
Por lo tanto:
El manierismo no solo representa una fase de transición entre el Alto Renacimiento y el Barroco, sino que también es una manifestación de la inquietud y la complejidad cultural de su época. Este movimiento artístico, que se desvió de los cánones clásicos de belleza y proporción, abrió nuevas posibilidades para la creatividad y la expresión emocional en el arte.
El manierismo desafió las normas establecidas y permitió a los artistas experimentar con la forma, la composición y el color de maneras innovadoras. Su enfoque en la distorsión y la elongación de las figuras humanas, así como su uso audaz del color, reflejan una búsqueda de expresión más personal y emocional. Las obras manieristas, con su tensión y dinamismo, capturan una intensidad emocional que contrasta marcadamente con la serenidad y el equilibrio del Renacimiento.
Los artistas manieristas, como Pontormo, Parmigianino, El Greco y Bronzino, no solo crearon algunas de las obras más intrigantes y complejas de la historia del arte, sino que también influyeron en las generaciones posteriores de artistas. Su legado se puede ver en el desarrollo del Barroco, donde el dramatismo y la emoción intensa se convirtieron en características fundamentales.
Además, el manierismo tuvo un impacto significativo en la arquitectura y la escultura, demostrando que este movimiento no se limitó a la pintura. En arquitectura, los manieristas jugaron con las formas y las proporciones clásicas, creando edificios que desafiaban las expectativas convencionales. En escultura, el enfoque en la elegancia estilizada y las poses dramáticas continuó desafiando los ideales clásicos.
El manierismo también dejó su huella en la literatura y el teatro, mostrando su influencia más allá de las artes visuales. Este estilo literario y teatral se caracterizó por su complejidad y artificiosidad, reflejando la misma búsqueda de expresión y emocionalidad que se veía en la pintura y la escultura.
En resumen, el manierismo es un testimonio de la capacidad del arte para evolucionar y adaptarse a los cambios culturales y sociales. Al desafiar las normas establecidas y explorar nuevas formas de expresión, los artistas manieristas ampliaron los límites del arte y crearon un legado duradero que continúa siendo estudiado y apreciado hoy en día. Este movimiento nos recuerda que la historia del arte no es una progresión lineal, sino una serie de respuestas creativas y a menudo disruptivas a las condiciones cambiantes del mundo.
El manierismo, con su complejidad y su búsqueda de lo sublime a través de la distorsión y la exageración, sigue fascinando a los historiadores del arte, los artistas contemporáneos y los amantes del arte por igual. Su estudio nos ofrece una comprensión más profunda de cómo los artistas de diferentes épocas han tratado de capturar la esencia de la experiencia humana en sus obras.
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PALAZZO PISANI MORETTA, s.XV.
(Español / English / Italiano)
El edificio se construyó en la segunda mitad del siglo xv, por lo que se lo considera tardo-gótico. En 1629 fue residencia de una rama de la familia patrícia de los Pisani, en concreto de los Pisani Moretta,Francesco Pisani Moretta, último descendiente varón de la familia, cedió en herencia la propiedad a su hija Chiara en 1737.
Siendo Chiara propietaria se realizaron numerosas reformas, entre ellas la substitución de la primitiva escalera exterior por una escalinata interior, realizada por Andrea Tirali, y la decoración de las estancias con frescos pintados por los artistas en boga del momento. En el interior, remodelado con elementos barrocos y neoclásicos, destaca la primera planta principal, organizada en torno a una gran sala de recepción de cerca de 24 metros de longitud decorada con frescos de Jacopo Guarana y que presenta salas laterales, en dos de las cuales hay obras de Giovanni Battista Tiepolo y de Pietro Longhi.A lo largo del tiempo, el palacio ha ido pasando por diferentes manos, todas ellas vinculadas a las familias originarias, las cuales acogieron como invitados a personajes históricos como Josefina de Beauharnais o José II del Sacro Imperio Romano Germánico. Gracias a las restauraciones de los últimos tiempos y a la recuperación de sus colecciones artísticas y mobiliario original, el palacio Pisani ha vuelto a adquirir parte del esplendor del que durante siglos fue objeto.
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The building was constructed in the second half of the 15th century, it is considered to be late Gothic. In 1629 it was the residence of a branch of the Pisani patrician family, specifically of the Pisani Moretta, Francesco Pisani Moretta, the last male descendant of the family, bequeathed the property to his daughter Chiara in 1737.
During Chiara's ownership, numerous alterations were carried out, including the replacement of the original external staircase with an internal staircase by Andrea Tirali, and the decoration of the rooms with frescoes painted by the artists in vogue at the time. The interior has been remodelled with baroque and neoclassical elements, and the first floor is the main floor, organised around a large reception room about 24 metres long, decorated with frescoes by Jacopo Guarana and with side rooms, two of which contain works by Giovanni Battista Tiepolo and Pietro Longhi.Over the years, the palace has passed through different hands, all of them linked to the original families, who welcomed as guests historical figures such as Josephine of Beauharnais or Joseph II of the Holy Roman Empire. Thanks to recent restorations and the recovery of its artistic collections and original furnishings, Palazzo Pisani has regained some of the splendour it enjoyed for centuries.
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L'edificio fu costruito nella seconda metà del XV secolo ed è quindi considerato tardo gotico. Nel 1629 era la residenza di un ramo della famiglia patrizia Pisani, la famiglia Pisani Moretta. Francesco Pisani Moretta, ultimo discendente maschio della famiglia, lasciò la proprietà in eredità alla figlia Chiara nel 1737.
Durante la proprietà di Chiara furono eseguiti numerosi interventi, tra cui la sostituzione della scala esterna originale con una scala interna di Andrea Tirali, e la decorazione delle sale con affreschi realizzati dagli artisti in voga all'epoca. L'interno è stato rimodellato con elementi barocchi e neoclassici, e il primo piano è quello principale, organizzato intorno a un grande salone di rappresentanza lungo circa 24 metri, decorato con affreschi di Jacopo Guarana e con sale laterali, due delle quali contengono opere di Giovanni Battista Tiepolo e Pietro Longhi.Nel corso degli anni, il palazzo è passato attraverso diverse mani, tutte legate alle famiglie originarie, che hanno accolto come ospiti personaggi storici come Giuseppina di Beauharnais o Giuseppe II del Sacro Romano Impero. Grazie ai recenti restauri e al recupero delle collezioni artistiche e degli arredi originali, Palazzo Pisani ha riacquistato parte dello splendore di cui ha goduto per secoli.
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Andrea del Sarto, pittore
Andrea Vannucci detto del "Sarto" d'Agnolo, meglio conosciuto come Andrea del Sarto mestiere esercitato dal padre. Non c'è sicurezza sul cognome. A volte si trova scritto Vannucci altre con Vannucchi, ma forse il suo cognome è Lanfranchi, come è scritto in un documento riguardante suo fratello. Vi è scitto: Francesco detto "Spillo" Lanfranchi pittore. Nacque a Firenze nel 1486. Al tempo in cui iniziò il suo periodo di apprendistato come narra nelle "Vite" il Vasari presso una bottega di orafo, presto in quell'ambiente manifestò la sua inclinazione per il disegno. Venne mandato a formarsi nella bottega del pittore Gian Barile. Ma questo dopo poco tempo si accorse di non essere all'altezza delle capacità di Andrea e lo convinse ad andare dal pittore Piero di Cosimo. All'inizio del XVI° secolo nella nostra città si trovavano artisti del calibro di Leonardo e Michelangelo, ai quali si affiancò superandoli in poco tempo. Fu influenzato dal Perugino, Raffaello, Fra Bartolmeo e Mariotto Albertinelli. Abitando in Santa Maria Novella fece amicizia con un altro pittore Francesco di Cristofano detto "Franciabigio". I due giovani nel 1516 aprirono una bottega in piazza del Grano, dopo poco tempo si trasferirono vicino alla Basilica della Santissima Annunziata e come tutti i pittori, per poter lavorare dovette iscriversi all'Arte Maggiore dei Medici e Spezali.
I frati Serviti nel 1509 lo incaricarono di affrescare il Chiostrino dei Voti con le storie di San Filippo Benizzi. Iniziò con i frati un rapporto di lavoro distinato a protarsi nel tempo. Ebbe rapporti di committenza con gli Eremitani Agostiniani di San Gallo e i Benedettini Vallombrosani dove già lavorava il "Franciabigio". Nella loro bottega aprirono la "scuola dell'Annunziata" dove ebbero come discepoli Jacopo Carucci detto "Il Pontormo" e Giovan Battista di Jacopo di Gaspare detto "Il Rosso Fiorentino". Nel 1515 insieme al "Franciabigio" inizia a dipingere un ciclo decorativo delle Storie del Battista al Chiostro dello "Scalzo" nella chiesa della Compagnia dei Disciplinati di San Giovanni Battista detta dello "Scalzo" (durante le processioni il portatore della croce sfilava a piedi nudi), il lavoro venne terminato nel 1526.
Per la chiesa di San Francesco dei Macci, dipinge la Madonna delle Arpie (oggi conservata agli Uffizi), sposa Lucrezia di Bartolomeo del Fede, divenuta in breve tempo la modella delle sue opere. Realizza i dipinti per la camera nunziale Borgherini; Le Storie di San Giuseppe; l'Infanzia, Giuseppe interpreta i sogni del Faraone. Per Francesco I° in Francia realizza molte opere quasi tutte andate perdute, rimane solo "la Carità" conservata nel Museo del Louvre. tornato a Firenze riprende a dipingere al Chiostro dello "Scalzo".
Per la villa Medicea di Poggio a Caiano inizia l'affresco "Il Tributo di Cesare", rimasto incompiuto e finito da Alessandro Allori. Dipinge per i Convento di San Salvi "Il Cenacolo" iniziato nel 1519 e terminato dopo dieci anni nel 1529. Su questo bellissimo affresco c'è un aneddoto che racconta: durate l'assedio di Firenze con l'approssimarsi delle truppe dell'Imperatore Carlo V°, venne deciso di abbattere il convento di San Salvi come era stato fatto con San Gallo e San Giusto. Ma i guastatori incaricati della demolizione, si rifiutarono di abbatterlo colpiti dalla bellezza dei suoi colori. Andrea è ricordato per essere come il più bravo fra i grandi artisti dei suoi tempi. Il Vasari nelle "Vite" lo ricorda cone il "Pittore senza errori", le sue figure erano di somma perfezione, per la capacità di creare composizioni formalmente ineccepibili armoniose e ben bilanciate. Fu un eccellente decoratore di affreschi e autore di bellissime Pale d'Altare e ritratti. Morì di peste causata dall'assedio il 29 settebre 1530, solo e abbandonato dalla moglie.
Alberto Chiarugi Read the full article
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ROSSO FIORENTINO, copia de Giovan Battista di Jacopo, conocido como il (Florencia 1495 - Fontainebleau 1540) Moisés defiende a las hijas de Jetro de varios pastores alrededor de 1523 Pintura al óleo sobre lienzo Inventario 1890 no. 2151 Marco del siglo XVII
El lienzo podría ser una copia tomada de un original de Rosso pintado según el biógrafo Giorgio Vasari hacia 1523 para Giovanni Bandini y enviado a Francia a la corte de Francesco I entre 1529 y 1530. En el cuadro se narra el episodio bíblico de Moisés defendiendo a las hijas de Jetro en el pozo, se convierte en una batalla heroica, en la que los poderosos desnudos y el drama de Miguel Ángel se interpretan de forma geometrizada y visionaria. Perteneciente a Don Antonio de Medici, la pintura llegó a los Uffizi en 1632. Restauración de 1995.
Información de la Gallerie degli Uffizi, fotografía de mi autoría.
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"Portrait de Jeune Homme" par Giovanni Battista di Jacopo dit Rosso Fiorentino (1524-28) présenté dans la Grande Galerie pour l'exposition "Naples à Paris" au Louvre en collaboration avec le Musée de Capodimonte, décembre 2023.
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Crucifixion, detail Pelican [~1416] por Peter Via Flickr: The Pelican - according myth or legend - feeds his offsprings or cubs with its own blood and is therefore a symbol for Jesus Christ, who gave his blood and life for mankind. Crucifixion, detail Pelican [~1416] Urbino, Oratorio di San Giovanni Battista Frescos painted by Lorenzo & Jacopo Salimbeni [~1416] in the "international gothic style" original photo (scan?) by courtesy of vdcarlson
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Musician Angel (Putto Playing the Lute), Rosso Fiorentino, 1518
#art#art history#Rosso Fiorentino#Giovanni Battista di Jacopo#Mannerism#Italian Mannerism#Florentine School#religious art#Christian art#angel#angels#classical mythology#mythological painting#cherub#putto#putti#Cinquecento#Italian art#16th century art#Uffizi#Uffizi Gallery#Galleria degli Uffizi
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Rosso Fiorentino - The Death of Cleopatra. 1525
#art#renaissance#mannierism#rosso fiorentino#giovanni battista di jacopo#the death of cleopatra#cleopatra#snake
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Pluto, Giovanni Battista di Jacopo, mid-17th century, Metropolitan Museum of Art: European Sculpture and Decorative Arts
Gift of Ogden Mills, 1925 Size: Height: 11 1/8; Max. width (from elbow to forearm): 3 7/16; Max. depth: 2 11/16 in. (28.3 x 8.7 x 6.8 cm); wt. 4 lb. (1.8144kg) Base (not square): 2 3/4 x 2 11/16 in. (7 x 6.8 cm) Medium: Bronze
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/195364
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Jacopo Palma il Giovane (Italian, 1549-1628)
Salomè con la testa di Giovanni Battista
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